Rifiuti

La nostra vita organizzata ha come conseguenza la produzione di molti rifiuti e il problema del loro smaltimento. Come sappiamo, già da anni è stata introdotta la raccolta differenziata di plastica, carta, vetro e altri materiali, che possono essere così riciclati (ma riciclabile e riciclato non implicano automaticamente soluzione di ogni problema); in alcuni comuni italiani è prevista anche la raccolta dell’umido (oltre a naturalmente rifiuti verdi, speciali, ingombranti e inerti).

Sapete che cosa sono? Sapete e avete voglia per la salute degli ecosistemi che costituiscono la biosfera o Natura, la nostra casa, di informarvi per gestire correttamente i vostri rifiuti nella vostra comunità? La scuola si sta sensibilizzando al riguardo e ti ricorda:


Cosa mettere nel sacco giallo

Cosa mettere nel sacco azzurro

Abc dei rifiuti




  • Monitoraggio periodico della produzione di rifiuti (Rsu e riciclabili - anche per calcolo impronta carbonica): creazione di registro dedicato (azione in corso di svolgimento).

  1. Indifferenziato

  2. Plastica

  3. Carta

  4. Compost

  • Lezioni in ogni classe sull'importanza di differenziare nel giusto modo (protocolli Secam), di ridurre, riusare, riciclare. Creata da parte del Prof. Del Curto Emanuele una mini-lezione di 5 minuti con spiegazione dell’importanza del corretto smaltimento dei rifiuti. (Azione in corso di svolgimento)

  • Analisi e riconversione green delle forniture scolastiche (carta e toner ricaricabili per stampanti, detergenti e accessori per pulizia e manutenzione, imballaggi “leggeri” per forniture alimentari e non, riduzione forniture alimentari nei distributori automatici, con ricadute anche sulla produzioni di indifferenziato, plastica e carta da riciclare) (Azione in fase di studio).

  • Per sensibilizzare gli studenti sulla produzione di rifiuti di plastica verrà preparata una piattaforma, posta in vista, in cui accumulare i sacchi di due, tre o quattro settimane in modo che i ragazzi si rendano conto di quanta spazzatura produca la collettività (Azione in fase di studio)

  • Costruzione e gestione compostiere per l’umido prodotto dall’istituto e conseguente riduzione della produzione di Rsu. Successiva comunicazione al Comune di Chiavenna e cittadinanza (Azione in corso di svolgimento).




Per informarsi sulla situazione europea e italiana si può consultare il Rapporto rifiuti urbani, redatto annualmente a cura di Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione ambientalehttps://www.isprambiente.gov.it/it), una fotografia di produzione di rifiuti, riciclo, conferimento e smaltimento, anche a livello regionale e provinciale


Le serie storiche del Rapporto suggeriscono che i rifiuti prodotti crescono in rapporto diretto alla crescita economica (Pil), tuttavia questo non accade (o accade in misura limitata) se aumenta la quantità di rifiuti riciclati, strategia prevista e messa in atto dal d.lgs. n. 152/2006.

Dai dati del rapporto Ispra 2020 si evince che mentre la Lombardia complessivamente si situa fra le regioni più virtuose con una percentuale per il 2019 del 72% di rifiuti riciclati rispetto al totale prodotto, mentre la provincia di Sondrio  per lo stesso anno si situa al di sotto delle soglie previste dalle leggi in vigore con solo il 56,2% (inferiore al 65% di obiettivo per il 2012).


Su quanti e quali rifiuti produce una comunità incidono il comportamento dei cittadini, i sistemi di imballaggio utilizzati, i modelli e le soluzioni economiche, tecnologiche, sociali, gli stili di vita diffusi, gli atteggiamenti nei riguardi di beni e servizi, la tendenza a ridurre-riciclare-riusare contrapposta a una tendenza a consumare, sotto-utilizzare, non rinnovare, sprecare (oggetti, energia, acqua, risorse).




Cosa possiamo fare dunque?



  1. Riciclare di più e più correttamente (Secam riferisce essere importante la frazione di rifiuti riciclati non correttamente sul totale, che finiscono quindi per non essere riciclati).

  2. Compostare a livello domestico o di comunità (mediamente il 30% dell’indifferenziato è umido quasi totalmente compostabile).

  3. Rivalutare il nostro stile di vita e attuare dei cambiamenti nelle nostre famiglie, case, comunità, quindi ridurre e riusare.







La spiegazione data alla comunità scolastica del referente prof. Del Curto E.: 

“La produzione di rifiuti crea danni incredibili, incalcolabili, a meno che non riusciamo a cambiare e a riciclare tutto. Il rifiuto in Natura non esiste, l'abbiamo creato noi Sapiens con la nostra immaturità tecnologica, quindi adesso è ora di maturare o soccombere. 

Dobbiamo evitare di contaminare e rovinare la nostra casa, ovvero la Natura biodiversa e noi stessi. Ri-cicliamo tutto il possibile correttamente, sul sito della SECAM e anche su quello della scuola ci sono tutte le informazioni per il corretto riciclo e smaltimento dei rifiuti. Cosa mettere nel sacco giallo, nel sacco azzurro e l'ABC dei rifiuti, l'elenco di tutto ciò che si deve buttare e come. Poi dobbiamo ridurre e saper ri-usare, non sprecare, essere informati e intelligenti. Nel sacco nero mettiamo molto materiale biodegradabile che va sprecato, in quanto prima bio-essiccato e poi termovalorizzato in parte e in parte compostato, tutto ciò fuori provincia. Fino al 30% in peso degli Rsu sarebbe compostabile localmente, nell'isola ecologica comunale o nel proprio giardino, producendo biomasse per fertilizzazione o altro uso, riducendo impatto degli Rsu stessi (trasporto, immissioni inquinanti per la termovalorizzazione). Oltre a questa azione, laviamo, asciughiamo anche le molte plastiche sporche che finiscono nel sacco nero e che produrranno diossine, scegliamo imballaggi leggeri, bio plastiche, materiali facilmente riciclabili come vetro e alluminio, gli acquisti di prossimità, detergenti, detersivi, cosmetici e prodotti accessori atossici e possibilmente biologici per non contaminare le acque di scarico, utilizziamo carta igienica e alimentare riciclata, evitiamo di utilizzare sostanze tossiche e cancerogene come diserbanti e pesticidi, bonifichiamo le nostre proprietà dai rifiuti, privilegiando il bosco e l’orto, piantiamo alberi e piante di ogni tipo che filtrano co2 e altri gas problematici in atmosfera, diminuiamo di molto il consumo di grandi animali da allevamenti intensivi e in generale il consumo di alimenti e altri prodotti da produzioni su scala globale e distribuzioni organizzate, le quali sono responsabili di una percentuale notevole delle emissioni inquinanti di ogni tipo sul pianeta, informiamoci su come salvare noi stessi e l’equilibrio della vita, per il futuro della vita stessa".